Tutti la conoscono, tantissimi la amano, pochi lo dicono. La Barbera del Piemonte è quel vino tra le cui sicure sfumature rifugiarsi, nel bene o nel male della sua acidità appuntita e dei suoi eccessi d’alcol e legno. Un vino che ha poco di veramente “nuovo” da raccontare al grande pubblico, se non qualche coraggiosa e ben riuscita vinificazione alternativa, per esempio in anfora. Ed è forse proprio per questo che piace (a tutti, o quasi) ed è un vino di successo, ambasciatore del Made in Italy enologico (soprattutto piemontese) nel mondo. La Barbera è una certezza. Uguale a se stessa, ormai da tempo. Ecco le 30 migliori Barbera d’Asti, d’Alba, Monferrato e Nizza a Rosso Barbera 2023.
- Barbera d’Asti Docg 2022 Cascina Vigna, Az. Agr. Gozzelino Stefano
- Barbera d’Asti Docg 2018 Ricordi, Sant’Anna dei Bricchetti
- Barbera d’Asti Docg 2020 Romea, Az. Agr. Gozzelino Emiliano
- Barbera d’Asti Docg 2019 Bruna, Costa dei Tigli
- Barbera d’Asti Docg Pianoalto 2021 Libera, Bava
- Barbera d’Asti Docg 2022 San Bastian, Poderi Rosso Giovanni
- Barbera d’Asti Docg 2022 Pian Scorrone, Tenuta Il Falchetto
- Barbera d’Asti Docg 2022 La Maestra, Dacasto Duilio
- Barbera d’Asti Docg 2020 Margà, Vini Domanda
- Barbera d’Asti Docg 2021 Robiross, Prediomagno
- Barbera d’Asti Docg 2021 Desolina, Vinicola Arno
- Barbera d’Asti Docg 2022 Robiano, Az. Agr. Gatto Pierfrancesco
- Barbera d’Asti Docg 2022 P-Cit, La Montagnetta di Capello Domenico
- Barbera d’Asti Docg 2020 Rebarba, Cantine Post dal Vin
- Barbera d’Asti Docg 2020 Tanguera, Vada Azienda agricola di Guido Vada
- Barbera del Monferrato Docg Superiore 2019 Le Cave, Castello di Uviglie
- Barbera d’Alba Doc 2021 San Cristoforo, Marsaglia
- Barbera d’Alba Doc 2021 Anna, Pasquale Pelissero
- Barbera d’Alba Doc Superiore 2021 I Patriarchi, Francone
- Barbera d’Alba Doc Superiore 202o Bricco Capre, Mario Rivetti – Cascina Serre
- Barbera d’Alba Doc 2021 Castellinaldo, Marchisio Tonino
- Barbera d’Asti Docg Superiore 2019 Beneficio, Az. Vitivinicola Cascina Sciorio
- Barbera d’Asti Docg Superiore 2020 Litina, Cascina Castlet
- Nizza Docg 2020 Le Nicchie, La Gironda
- Nizza Docg 2020 Vialta, Az. Agr. Serra Domenico
- Nizza Docg 2017 Augusta, Isolabella della Croce
- Nizza Docg 2020 Viti Vecchie, Gianni Doglia
- Nizza Docg 2021 Moncucco, Dacasto Duilio
- Nizza Docg Riserva 2019 Quattrofilari, Beppe Marino
- Nizza Docg Riserva 2016, Garesio
LE MIGLIORI BARBERA DEL PIEMONTE A ROSSO BARBERA 2023
L’occasione per l’assaggio di circa 160 vini sugli oltre 300 in degustazione è stata appunto Rosso Barbera 2023, la più importante rassegna sul vitigno organizzata dal Comune di Costigliole d’Asti in collaborazione con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, l’Associazione Produttori “Noi di Costigliole” e i sommelier Ais Asti, in scena dal 3 al 6 novembre al Castello di Costigliole d’Asti. Location per nulla casuale: si tratta del Comune più vitato del Piemonte a livello di denominazione e con più di 220 aziende dedite alla vinificazione del Barbera.
Tra i migliori assaggi figurano vini molto diversi tra loro, a conferma della grande versatilità del vitigno sulla base del microclima e delle caratteristiche del suolo. Colpisce l’uniformità dei vini proprio sulla base del territorio di provenienza, ancor più che per la tecnica di vinificazione. Il Barbera ama acciaio e cemento, regalando nettari dal frutto croccante, solo in apparenza semplici e degustabili anche col pesce. La musica cambia nelle versioni vinificate in legno, più corpose e strutturate ma sempre in grado di mostrare un ottimo equilibrio tra eleganza e potenza, almeno tra le etichette che figurano tra i migliori assaggi a Rosso Barbera 2023.
L’ALCOL DEL BARBERA NEL 2023: OCCHIO ALLA TEMPERATURA DI SERVIZIO
Un capitolo a parte è quello dell’alcol del Barbera, che merita un approfondimento. Nell’epoca in cui il consumo di vini rossi strutturati ha subito una battuta d’arresto a beneficio di spumanti, vini bianchi e vini rossi freschi, connotati dall’agilità di beva, il ruolo del marketing territoriale diventa sempre più centrale in territori contraddistinti dalla produzione di vini dall’alta percentuale alcolica. Su tutti, in Italia, la Valpolicella sta facendo di questo tema una bandiera della propria comunicazione nazionale e internazionale, sia nel confronto con la stampa sia sul fronte dei consumatori.
Ottima, dunque, la scelta di suddividere i 300 (e più) vini Barbera in degustazione sulla base della tecnica di vinificazione, oltre che della provenienza geografica e della denominazione. Ottimo anche il servizio dei sommelier Ais Asti, partner preziosissimi e fondamentali dell’evento più importante dedicato al vitigno principe del Piemonte. Ottima, infine, la presenza di vini da diversi territori del mondo, oltre che dalla vicina Lombardia (Oltrepò pavese). Ma nel 2023 si può (e si deve) fare di più, almeno a Rosso Barbera, per evitare di assaggiare vini da 15, 16 o 17 gradi a “temperatura ambiente”, incidendo sul loro profilo ancor più di quanto stiano facendo i cambiamenti climatici.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.